Venezia vista dallo spazio

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Venezia l’abbiamo vista sotto ogni angolazione, assecondando ogni prospettiva. Dall’alto o dall’acqua, Venezia moltiplica ogni volta il suo fascino reinventandosi sempre in un caleidoscopio di panorami e scorci.Venezia è un pesce, e questo ormai lo sappiamo. La dorsale del Canal Grande, il ventre di Dorsoduro e la pinna di coda di Sant’Elena. Possiamo quasi percepirlo se saliamo sul punto più alto della città – il Campanile di San Marco – e ci guardiamo attorno a 360 gradi.

Ma volendo allargare ancora il nostro sguardo, ampliare la visuale, aprire l’orizzonte sempre di più, cosa vedremmo? Ce l’ha ricordato a tutti pochi mesi fa l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti commentando un’immagine “spaziale” di Venezia e dintorni colta in uno dei passaggi della Stazione Spaziale Internazionale sull’area del territorio veneto.

Questa foto è strabiliante e permette di inserire la meraviglia di Venezia all’interno del giusto contesto, quello del suo ecosistema lagunare. Si vedono benissimo le tante isole – maggiori e minori – che costellano la laguna; si rivelava subito la fondamentale striscia di terra del Lido di Venezia che separa il mare Adriatico dalla laguna con il relativo scambio di acque attraverso le famose “bocche di porto”; si intravede la terraferma alla quale Venezia è collegata dal Ponte della Libertà.

Sembra un nuovo mondo, se si è abituati a percepire la Venezia orizzontale delle fotografie e dei video, delle mappe e di street view. Ma anche se sembra ci siano meno dettagli rispetto agli archi in gotico fiorito di Palazzo Ducale, immagini come queste rivelano la vera natura di questa città millenaria sorta sull’acqua, protetta dalla laguna e capace di far convergere su di sé il meglio di ambienti diversi.

Ecco spiegate, attraverso solo uno scatto, le ragioni dell’unicità di una città e un territorio senza pari.

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