Venezia è un pesce. Esatto, avete capito bene. Un pesce. Ovviamente, non uno qualunque. E soprattutto, non uno da pescare. Ma se volete ammirarlo, guardarlo da vicino e amarlo, non ve ne pentirete.
Questa strana definizione fa riferimento alla sua conformazione. Se percorriamo i suoi canali non ce ne accorgiamo. Camminando tra le calli strette e misurando a piccoli passi i suoi campi e campielli, non abbiamo la percezione dei confini dell’isola, dei margini di questa città straordinaria. Ma se ci allontaniamo un po’ dal suolo, magari anche solo salendo sul Paron de Casa (il Campanile di San Marco), iniziamo a percepire l’incredibile forma simbolica di Venezia.
Se poi ci concentriamo e approfittiamo dell’atterraggio del nostro aereo all’Aeroporto Marco Polo per guardare fuori dal finestrino (lato destro) e scorgere il profilo insolito dell’isola, capiamo subito di cosa stiamo parlando. Se infine andiamo su Google Maps o cerchiamo immagini satellitari, il gioco è fatto: Venezia è un pesce.
E’ possibile percorrere a piedi quasi interamente i suoi margini, camminando placidamente dal suo ventre (dalle Zattere a Riva degli Schiavoni) al dorso (le Fondamente Nuove), passando ovviamente per la coda (i Giardini e Sant’Elena).
Non serve essere particolarmente coraggiosi per attraversarne la pancia, seguendo la lisca, ma c’è bisogno di una barca per percorrere il Canal Grande che di fatto divide in due – proprio come una spina dorsale – la città.
La testa è il vero e proprio motore di Venezia: rappresenta il collegamento dell’isola con il mondo, con la terraferma. E’ anche la parte costruita più di recente e la prima che si nota attraversando il Ponte della Libertà con da una parte la stazione ferroviaria di Santa Lucia e dall’altra l’Isola del Tronchetto (meglio nota per i suoi parcheggi).
Tranquilli, la parte più bella non è la testa, ma il cuore, che comprende le zone di San Marco e Rialto e tutto quello che c’è in mezzo. Il cuore non è tutto però, e come ci piace ricordare spesso nel nostro blog, ci sono sempre aree più defilate di Venezia che meritano una visita senz’ombra di dubbio.
Ecco perché, dalla testa alla coda, Venezia è un pesce atipico e bellissimo che va scoperto e rispettato.