Inutile dirlo, ci sono momenti in cui anche una città meravigliosa come Venezia non offre il suo meglio. Sono le cosiddette giornate da “bollino nero”, quelle date che, calendario alla mano, – per chi ha la possibilità di scegliere – sarebbe meglio evitare se si ha intenzione di visitare Venezia.
Sono i weekend primaverili legati magari a ponti e festività, sono i momenti culminanti di alcune manifestazioni di grande richiamo, sono quelle giornate estive di sole pieno in cui anche il turismo di giornata sceglie Venezia come meta d’elezione. In questi momenti, quando l’afflusso è copioso da tutte le direzioni (treni, auto, navi da crociera, voli da tutto il mondo, battelli dalla laguna nord e sud), sia il sistema di trasporti pubblici della città che le principali vie di comunicazione (calli) rischiano il collasso.
Come fare dunque per non restare inchiodati in coda in attesa di prendere un vaporetto o un motoscafo oppure per evitare di finire in un frustrante ingorgo pedonale?
– Prima di tutto, quando iniziate a progettare la vostra vacanza, inserite nel vostro soggiorno almeno qualche giorno infrasettimanale, fuori dai fine settimana. L’esperienza dal lunedì al venerdì sarà in ogni caso più tranquilla e appagante.
– Cercate di evitare il più possibile i pontili e le fermate dei vaporetti più frequentati, anche se apparentemente più comode: soprattutto Ferrovia, Rialto, San Marco e San Zaccaria possono in certi momenti della giornata mettere alla prova anche la calma del visitatore più paziente. Meglio scegliere fermate più defilate (non sono così difficili da raggiungere). Provate a spezzare l’itinerario, un po’ a piedi un po’ in vaporetto a volte il tragitto è anche più veloce.
– Se volete raggiungere le isole più conosciute (Murano e Burano) sarà meglio che puntiate la sveglia all’alba per evitare lunghe code ai pontili delle Fondamente Nuove. Un’escursione mattiniera vi permetterà non solo di evitare la ressa, ma anche di godere di queste meravigliose isole con tutta tranquillità.