Sì, anche a Venezia c’è un Banksy (+1)

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Il patrimonio artistico di Venezia è incomparabile. Le meraviglie custodite nelle chiese, nei musei, ma anche quelle “a cielo aperto”, non si contano. Visitare Venezia significa fare il pieno di bellezza, godere della meraviglia dell’arte e dell’architettura passo dopo passo.

Ma in laguna non ci sono solo i grandi capolavori degli artisti che hanno reso immortale la storia di questa città. Non ci sono solo le opere di Tintoretto, Tiziano, Veronese. No, da qualche mese Venezia si è arricchita di un’altra eccellenza artistica, che tutti possono vedere, quando vogliono – gratuitamente – semplicemente passeggiando nella zona attorno a Campo Santa Margherita: ha infatti fatto visita qui Banksy, il celebre artista dall’identità nascosta.

È comparso così, un tranquillo giovedì mattina di maggio, sul muro di un palazzo affacciato su Rio Novo, all’altezza di Campo San Pantalon, uno stencil chiaramente riconducibile all’artista di Bristol raffigurante una bambina con in mano un razzo di segnalazione. L’artista ha effettivamente riconosciuto l’opera pochi giorni dopo.

Ma non è tutto. Venezia – in quei giorni è stata di nuovo teatro di un’opera della street-artist inglese grazie a una performance sul tema delle navi da crociera in città che è divenuto un video d’artista visibile da tutti.

Insomma, se già la Biennale e diverse altre istituzioni ci ricordano che Venezia non è solo ricca di storia, ma anche teatro dei più importanti movimenti di arte contemporanea, c’è ora un motivo in più, democraticamente fruibile da tutti, per sapere che il palcoscenico dell’arte sull’isola è vivo e sempre in movimento.

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