Quando si sceglie di visitare Venezia non si sbaglia mai. Una vacanza in questa città unica è fonte sicura di grandi emozioni e indelebili ricordi. Ma quanto conosciamo Venezia? Come per moltissimi altri luoghi ricchi di storia e di cultura, pochi giorni non bastano per cogliere l’essenza di una città unica come questa. Ma ci si può avvicinare.
Per cercare di cogliere quel segreto, quel qualcosa in più che si nasconde dietro l’immagine iconica di quest’isola, l’importante è provare a cogliere più sfumature possibili, anche le meno convenzionali: bisogna indagare sotto la – sempre bellissima – superficie. Ecco allora perché una passeggiata in riva al mare, verso il faro che domina la bocca di porto del Lido, può essere la scelta giusta da fare se avete qualche giorno in più per visitare Venezia.
Le bocche di porto del litorale veneziano (sono tre, Lido, Alberoni, Chioggia) separano la laguna di Venezia dal Mar Adriatico, permettono l’afflusso e il deflusso delle maree e l’ingresso e l’uscita di imbarcazioni e navi. Le bocche di porto funzionano dunque come “polmoni” marini in grado di far respirare la laguna e, di conseguenza, Venezia e le sue isole.
Al di là del valore simbolico dunque, per comprendere i flussi delle maree che hanno influenzato e tutt’ora influenzano molte attività in laguna, un visita al Lido e alla sua bocca di porto (per non parlare delle altre due, di cui parleremo in un’altra occasione) può essere l’occasione per entrare ulteriormente in contatto con l’essenza di Venezia.
Con un breve e spettacolare viaggio in vaporetto dal centro città (con diverse linee del trasporto pubblico) si giunge al Lido. Da lì, proseguendo attraverso il Gran Viale si giunge fino al litorale sabbioso, la costa che offre accoglienti spiagge attrezzate e libere. Dirigendosi verso sinistra, seguendo il lungomare alberato o passeggiando lungo la spiaggia si raggiunge la diga della bocca di porto e da lì al rosso faro che ancor oggi funge da aiuto alla navigazione per le imbarcazioni.
Una bellissima passeggiata che vi permetterà di vedere il punto di contatto tra mare e laguna, lo splendido panorama sul litorale veneziano e anche il cantiere della mastodontica opera di dighe mobili che in futuro dovrebbe preservare Venezia dalle alte maree eccezionali (MOSE).