Oggi è facile conoscere Venezia, anche per chi non c’è mai stato (ma ovviamente non è la stessa cosa). Libri, istantanee, foto satellitari: Venezia non ha segreti nemmeno per chi la vive davanti al proprio computer o navigando con uno smartphone. Ecco perché la veduta di Venezia di Jacopo de’ Barbari, Venetie MD, (nella foto di copertina) è ancora più importante importante.
Tralasciamo gli aspetti artistici dell’opera, anche se evidentemente notevoli, e diamo solo un paio di coordinate per orientarci. Quest’incisione è l’unica opportunità di vedere com’era realmente Venezia nel 1500, nella sua interezza. Ovviamente non è paragonabile con la precisione di Google Maps, ma una carta topografica con questa prospettiva e questa precisione, all’epoca era sicuramente considerata all’avanguardia.
Venetie MD di Jacopo de’ Barbari ci dà l’occasione per soddisfare molte curiosità e per capire la trasformazione della città attraverso la storia. In effetti, a un primo sguardo, Venezia non sembra poi così diversa da oggi: è sempre un pesce! Ma se ci soffermiamo sui precisissimi dettagli, possiamo scoprire che il Ponte di Rialto era in legno e poteva aprirsi per favorire il passaggio delle navi lungo il Canal Grande. Proseguendo “a volo d’uccello”, vediamo a Sud gli orti della Giudecca, l’operosità cantieristica dell’Arsenale (che sfornava navi per la Serenissima a ritmi incredibili ancor oggi); possiamo ovviamente notare l’assenza di ogni collegamento con la terraferma, ma anche l’assenza della Basilica della Madonna della Salute, costruita solo quasi duecento anni dopo).
E’ come fare un viaggio nel tempo. L’opera del de’ Barbari ci immerge in una città viva, industriosa, ancora regina incontrastata dei commerci via mare. Una Venezia non ancora “cartolina”, ma una città autentica che ha poi accumulato bellezza fino ai giorni nostri.
Per quanto sia possibile ammirarla digitalmente in tutti i suoi dettagli, vi consigliamo sicuramente di vederla dal vivo (nelle sue diverse versioni e con i pannelli incisi) nella splendida cornice del Museo Correr in Piazza San Marco.