A Venezia arrivano circa 24 milioni di turisti ogni anno. Non sono pochi. Ma se non volete sentirvi parte della massa, ci sono sicuramente alcuni accorgimenti che potete adottare per non sembrare un turista a Venezia (oltre a prediligere un bell’appartamento veneziano al posto di un anonimo hotel) e godervi una soddisfacente e memorabile vacanza “slow”.
COSA INDOSSARE
Scarpe comode. A Venezia si cammina molto e tacchi a spillo o Oxford in cuoio rischiano di farvi del male (sempre se non non siete diretti a qualche evento esclusivo). Evitate costumi da bagno e infradito: anche se Venezia è circondata dall’acqua, non siete in spiaggia (per quella basta andare al Lido). Se non è carnevale, evitate maschere e mascherine, avrete più soddisfazione quando tornerete a visitare Venezia in febbraio.
COME (E DOVE) ANDARE IN GIRO
Non tutti i modi di visitare Venezia sono uguali. Per prima cosa, ricordatevi delle dimensioni della città; spesso le calli sono strette e per occuparle tutte basta poco: meglio evitare di percorrerle disordinatamente o di fermarsi nel mezzo, i veneziani ringrazieranno. Evitate i luoghi più celebri, come Piazza San Marco o Rialto, nelle ore centrali della giornata, sareste solo un numero da aggiungere ad altri numeri in coda ad aspettare. Le alternative si sprecano.
Non prendete il vaporetto quando non serve (le distanze sono spesso brevi) e scegliete percorsi alternativi: meno persone non significa “meno meraviglie da scoprire”.
MANGIARE E BERE
Scegliere il ristorante giusto a Venezia non è semplice, ma evitare i peggiori si può. Se preferite mescolarvi agli abitanti della città, bastano poche accortezze. Come aperitivo potete ordinare uno Spritz (magari al Bitter), ma ricordatevi di non prenderlo mai per accompagnare pranzo o cena. Se siete in un bàcaro, non sedetevi per mangiare qualche cicchetto, ma restate al banco (sarete più veloci a spostarvi in un altro bàcaro). Di sicuro, per non sembrare un turista a Venezia evitate le Tagliatelle alla Bolognese o le Lasagne, ma scegliete uno dei saporitissimi piatti tradizionali veneziani.
IMPARARE IL LINGUAGGIO DEL LUOGO
Per carità, l’inglese va sempre bene, ma imparando poche parole – mirate – nel dialetto locale, entrerete ancora di più nello spirito di questa città senza tempo (per sicurezza, all’interno del nostro blog troverete un breve dizionario veneziano).