Come frequentare le sagre di Venezia

No Comments

È un periodo succulento per gli amanti delle feste, delle tradizioni popolari e del buon cibo a Venezia. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: vivere l’isola al di fuori delle solite circostanze turistiche non può che far bene. Sempre, e ovviamente, con il dovuto rispetto per gli abitanti di Venezia e per gli eventi dedicati in particolare modo ai cittadini veneziani.

Giugno quindi è il momento perfetto per dare una sbirciatina a quella Venezia vera e viva che, nonostante tutto, esiste ancora. Dalle più piccole e nascoste a quelle ormai di grandi dimensioni, le sagre di Venezia sono un buon indicatore degli usi e dei costumi lagunari, dei modi in cui gli indigeni amano fare feste.

Li abbiamo già citati negli anni scorsi, ma questi momenti di conviviali rappresentano un vero e proprio rinascere delle serate veneziane, coccolati dai piatti della tradizione, piccoli concerti, pesche di beneficienza e incontri attesi e altri inaspettati.

Dalla piccola festa all’Anzolo Raffaele alla Festa di Sant’Antonio a San Francesco della Vigna, passando per la famigerata Festa di San Piero de Casteo per arrivare alla sempre più frequentata Festa di San Giacomo dell’Orio, queste manifestazioni sono una boccata d’ossigeno per una città che rischia di vedere compromessa la propria identità sempre più di frequente.

Ecco per che l’approccio “esterno” a questi eventi è ben accetto se vissuto in maniera naturale e sensibile da chi comprende la delicatezza degli equilibri coinvolti anche in queste giornate di festa. Avvicinarsi alle sagre veneziane con questo spirito vi arricchirà di sicuro in modo inatteso. Provate piatti della tradizione, scatenatevi in danze divertenti e respirate a pieni polmoni un’atmosfera di festa e amicizia difficilmente replicabili in altri momenti dell’anno a Venezia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.